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Mimesia | Cronache
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Cronache

CRONA..che” è una raccolta di storie di Crone: una collezione di schegge e frammenti di vita che rappresentano le radici e la memoria storica di una intera generazione. Le nostre antenate tracciavano graffiti sulle caverne, oggi possiamo lasciare il segno del nostro passaggio grazie ai racconti personali di ogni donna che ha fatto la storia, attraverso favole, ricordi, emozioni. Una raccolta che finalmente racchiuda la pancia e il cuore delle donne: anche poche righe, ma se sono importanti e significative per chi le scrive sarà già aver tracciato un segno. Tessere dunque la tela della donna ragno attraverso parole ed emozioni. Gli argomenti saranno liberi: politica, affetti, relazioni, ciò che ogni donna porta nel cuore e che vorrebbe lasciare come “testamento” e come eredità.

Ho da sempre nutrito interesse per le storie. Per ciò che sta dietro, per gli inizi, per i gesti o i sorrisi che poi hanno tracciato il nostro percorso fino a qui. Per gli istanti prima dei grandi eventi. La mia separazione ha definito un discrimine, c’è stato un prima e c’è un adesso.

Dunque, perché una proposta simile? Perché in tutto questo tempo mi è capitato di incontrare gruppi di donne e ho sempre conservato la sensazione che le donne non hanno un luogo dove potersi esprimere e soprattutto che ognuna ha una storia che deve essere raccontata. Non importa quanto breve o personale essa sia: ognuna deve poter lasciare il proprio graffito a futura memoria. Tutte le esperienze che ci attraversano possono servire sia come memoria storica, ma anche come testimonianza. Siamo legate da fili che attraversano il tempo e che, proprio come la tela del ragno, ci uniscono le une alle altre senza distinzione di età, di fede, o di luogo geografico.

Mi piacerebbe poter raccogliere con l’interesse dell’archeologo le vostre storie, ciò che per voi è importante: non biografie, ma episodi, favole, ricordi, militanza politica, immagini, tutto ciò che avete dentro e che vi rappresenta. Non biografie quindi, ma ricordi significativi: quelle storie che si tramandano a fine cena, o che si rievocano tra vecchie amiche.

Ognuna di voi se chiude gli occhi sa quale storia spinge per uscire alla luce del sole. Tuttavia, se per qualcuna dovesse essere più semplice seguire un “percorso”, vi metterò a disposizione alcune domande a cui rispondere, ma sentitevi libere di deviare dal tracciato qualora il vostro racconto lo meriti.

Ricordo con emozione gli 8 marzo di quando avevo vent’anni. A Milano, ho sempre abitato sul Naviglio Grande, quando era un vecchio quartiere popolare di artigiani panettieri e merciaie, riparatori di biciclette e fruttivendole, la lingua era il dialetto milanese e il tram 19 lo...

Equinozio d’autunno. Sogno. In palazzi dismessi cammino tra stanze in potenza. Dalle finestre vedo rettangoli di cemento come campi da gioco, e intorno cugine d’un tempo. In palazzi che sono e non sono indosso una camicia nera, infiocchetto il mio collo e mi preparo ad un funerale....