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Mimesia | Cosa hai capito?
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Cosa hai capito?

Cosa hai capito?

Pensiero tyz ovvero: COSA HAI CAPITO?
Mi capita sempre più spesso di leggere post sui libri, con un sotto testo per cui: chi più legge più è fico. Credo che la lettura sia qualcosa di estremamente personale e profondo. Non si misura in cm e volumi di pagine masticate se poi non si riesce a discernere tra spazzatura, letteratura, buona scrittura e soprattutto se poi si resta schiavi delle righe e non si è capaci di avere a che fare con le persone reali. Che senso ha una lettura compulsiva solo per dire ‘ho letto’? La domanda non è quanto hai letto, ma: COSA HAI CAPITO?
Non c’è una ricetta giusta e una sbagliata. Non esistono gare e soprattutto non mi piace il vezzo di fregiarsi della medaglietta “leggoquindisonopiuficodite”. Io vado a stagioni (in estate divoro libri e d’inverno fatico a finirne uno)a umori, a passioni, a tematiche. A come mi gira. Amo leggere ma ancora di più amo capire cosa sto leggendo, chi sto leggendo. Mi appassionano i vezzi grammaticali, adoro l’uso consapevole delle parole, è come far l’amore con l’autore…ti abbandoni e ti lasci trasportare seguendo le sue mani, in punta di penna, sulla cresta dell’intuito!
E ho anche il coraggio di non finire un libro se non lo sento autentico. Nessuna medaglia. Non c’è niente da vincere. Niente da dimostrare. Tanto da capire.

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