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Mimesia | Allo specchio
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Allo specchio

Allo specchio

Nella lentezza di questa mattina ho rallentato un gesto consueto. Davanti allo specchio ho legato i capelli e ho messo la crema sul viso. Lo faccio ogni mattina da almeno 30 anni. Un gesto semplice e ripetuto. Eppure dentro di me e tra le mie mani ho trovato il dono del silenzio, della lentezza del primo mattino quando i gesti sono parole e riempio lo spazio senza pensieri. Una goccia di crema nell’incavo della mano e alzo lo sguardo mentre con la destra inizio a percorrere il viso, la fronte, il collo, l’ovale. Mi sfioro la pelle, socchiudo gli occhi godendomi la seta che mi attraversa. Seguo le dita. Alzo lo sguardo e sono lì, di fronte a me. Sorrido distratta. Io. Dal profondo dell’anima sfugge un pensiero che non colgo. Lo guardo, lo seguo come un palloncino mentre si libera in cielo. È un sospiro: “come sono bella!”
Mi sfugge e lo ritratto. Mentre continuo a vedere il mio viso, e nell’ovatta del mattino me lo concedo! Sì. Sono bella. Non esteticamente. I miei difetti sono visibili a voi più che a me. Senza alibi. Solo io. Ma sono bella. Luminosa, struccata, appena sveglia. Bella. Perché non concederselo? Perché validare la nostra luce solo attraverso gli altri? Perché se sono passati 6 anni non posso concedermi di vedermi e sentirmi bella solo perché un altro uomo non ha occhi per guardare? Io sono io. Non ho bisogno di conferme per essere me. Sono bella, splendida, solare, gentile, intelligente, caparbia, introversa, volitiva, passionale, sincera, fuori dal gioco e dalle righe.

Tiziana Alma Scalisi

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