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Mimesia | Fino alla fine del mondo
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Fino alla fine del mondo

Fino alla fine del mondo

C’era una volta una bambina a cui fu detto di restare in disparte. Era piccola. Si sedette ai bordi di un marciapiedi e attese. Guardava la gente che passava, ma nessuno si accorse di lei.
Passarono molti anni e la bambina un giorno fu stanca di aspettare, cosi si alzò. Un senso di vertigine la prese…ohhh…guardò giù e si accorse che le sue gambe si erano allungate, tutto il corpo era cambiato. Incerta mosse il primo passo, poi il secondo, il terzo e uno dietro l’altro poco a poco iniziò a camminare.
Attraversò paesi e città ma nessuno si accorgeva di lei. Le gambe divennero ben presto sode e agili e la bambina ormai donna imparò a ballare alla luce della luna, a correre tra i campi, a passeggiare sotto la pioggia.
Passarono gli anni e la ragazza invisibile aveva percorso chilometri e chilometri, senza mai smettere di ascoltare la gente che incontrava, di sorridere ai viaggiatori, annusare i fiori, onorare la luna, desiderava così tanto quelle carezze che a lei erano mancate, ma seppe che le sue mani potevano imparare la saggezza della cura, l’amore del perdono, la sapienza delle erbe, gli intrecci dei capelli.
Un giorno, ella giunse fino alla fine del mondo. Era molto stanca, e decise di riposare sotto un grande albero. La terra era fresca e profumata e lei, era così tanto stanca di cercare la sua forma, che decise finalmente di restare.
Così chiese alla terra di darle un volto, quello che per la gente non aveva mai avuto e una voce, quella che nessuno aveva mai davvero sentito. Guardò intensamente il volto della luna davanti a sè e inspirò profondamente tutta la beatitudine dell’universo. Raccolse i lunghi capelli in una treccia e si addormentò cullata dalle tenebre della notte. 
Il mattino seguente un maggiociondolo si ergeva forte e saldo sulle sue radici proiettando la sua immagine sullo specchio di mare sottostante.
Fu così, che molti anni dopo la gente del paese raccontava ancora la storia del maggiociondolo che nacque in una notte di luna nera, ma della ragazza che ballava alla luna nessuno si ricordò mai.
 

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